EKO-INTERVISTE #9 Marco, giovane volontario di Ekonvoi odv
Con l’EKO-INTERVISTA di oggi, leggiamo la testimonianza di Marco, uno dei giovani volontari dell’emporio.
EKO-INTERVISTA #9
Marco, volontario di Ekonvoi odv
Da quanto tempo sei volontario di Ekonvoi? Come lo hai conosciuto?
Ciao! Ho conosciuto Eko grazie al mio gruppo scout: avevamo organizzato un incontro con i volontari e le volontarie di Ekonvoi per scoprire la realtà dei banchi alimentari, e ricordo che rimasi molto colpito dall’associazione, così ad aprile 2023 ho deciso di diventare volontario.
Quale è il tuo ruolo all’interno di Ekonvoi? E le motivazioni che ti spingono al volontariato?
Principalmente cerco di dare una mano in magazzino, e quando si effettuano i ritiri da Lidl e Eurospin aiuto a selezionare i prodotti adatti ad essere messi a scaffale.
La motivazione è semplicemente di dare il mio piccolo contributo alla lotta allo spreco alimentare e alla povertà.
Come è il rapporto con i beneficiari? E con gli altri volontari? Cosa ti ha dato questa attività di volontariato finora?
Penso che un’associazione di volontariato, oltre che dare un servizio alla comunità, sia un luogo dove si creano amicizie e relazioni. Ekonvoi riesce a fare molto bene entrambi: l’atmosfera che si respira è sempre molto accogliente, si lavora con serietà ma c’è sempre spazio per una battuta. Credo che anche i beneficiari apprezzino questo: oltre che ricevere un aiuto concreto si sentono accolti da un punto di vista umano.
Puoi raccontarci un episodio o un’iniziativa che ti ha colpito o che ricordi, della tua esperienza all’emporio?
Mi ricordo molto bene il primo giorno da volontario, perché mi ha fatto capire quanto sia forte lo spreco alimentare: mi avevano detto che avremmo dovuto ritirare delle banane che stavano per andare al macero, ma non mi aspettavo che si trattasse di un volume così grande. Erano almeno 30 casse, e le banane erano in ottime condizioni. Questo mi ha fatto pensare a quanto cibo viene sprecato ogni giorno, e a quanto impatto possa avere un emporio solidale come Eko sul territorio.
Vedi sensibilità da parte della comunità modenese sui temi cari all’emporio? E da parte delle aziende, delle istituzioni…?
Penso che ci sia una sensibilità sempre maggiore verso temi quali lo spreco alimentare, e questo si può vedere concretamente dal contributo che i cittadini danno quando vengono organizzate le raccolte alimentari, o dal fatto che il numero di volontarie e volontari di Ekonvoi e le dimensioni dell’associazione continuano a crescere. Anche le donazioni e gli approvvigionamenti da parte di aziende non mancano, e dimostrano che gli obiettivi di Eko sono cari anche alle aziende. Tuttavia si può ancora fare tanto: molte aziende continuano a usare modelli di business che generano un grande spreco, pur di non rovinare il loro bilancio. Cambiare questa mentalità richiede tanto lavoro, e penso che Eko possa dare un grande esempio positivo.
Come vedi lo sviluppo dell’associazione Ekonvoi in futuro?
Credo che Eko possa ancora crescere tanto e raggiungere un numero sempre maggiore di famiglie e persone in difficoltà. Questo sia migliorando la rete di fornitori e la coordinazione con gli altri empori, sia ampliando i servizi che è in grado di dare ai beneficiari/e. Ad oggi Ekonvoi non fornisce solo generi alimentari, ma anche prodotti per l’igiene, abbigliamento e molto altro. Penso che questo dimostri una grande attenzione ai bisogni dei beneficiari, e migliorare ulteriormente questo aspetto può rendere Eko un punto di riferimento per tutti gli empori.