Primo bilancio per l’emporio solidale Eko: 60 i beneficiari, 55 i volontari
REDATTORE SOCIALE – 31 Luglio2018
Ha aperto a metà giugno a Vignola (Modena) ed è rivolto alle persone in condizione di disagio economico e sociale dei comuni dell’Unione Terre dei Castelli. Artusi (Rete provinciale empori): “Puntiamo ad arrivare a 90 famiglie a dicembre. Alcune hanno dato disponibilità a fare volontariato in emporio”
VIGNOLA (Modena) – Sono 60 le famiglie che, da metà giugno, hanno la possibilità di fare la spesa con una tessera a punti all’emporio solidale Eko di Vignola (Modena), rivolto alle persone in condizioni di disagio economico e sociale residenti nei comuni dell’Unione Terre dei Castelli. “Ma puntiamo ad arrivare a 90 beneficiari entro la fine dell’anno”, spiega Angela Artusi, referente del Centro servizi volontariato di Modena della Rete provinciale empori solidali. Chi accede all’emporio deve sottoscrivere un patto di corresponsabilità che impegna l’emporio a dare alcuni servizi (la spesa più altre attività come corsi sul riuso, sugli stili di vita sostenibili ecc.) e il beneficiario a seguire corsi di formazione che gli permettano di aumentare le proprie competenze professionali e relazionali, “sia per mantenersi attivo sia per poter rientrare nel mondo del lavoro”, e a fare volontariato all’emporio o in altre associazioni del territorio. “I corsi di formazione e le attività di volontariato partiranno da settembre, ma nel frattempo alcuni utenti hanno già dato la loro disponibilità a diventare volontari dell’emporio”, aggiunge Artusi. Attualmente sono 55 i volontari attivi nell’emporio di cui 20 già formati e inseriti nella turnazione.
“Circa la metà ha seguito il corso di formazione base e ha iniziato a coprire i turni di apertura dell’emporio, gli altri saranno inseriti progressivamente”.
L’accesso a Eko avviene, per il momento, tramite gli Sportelli di prossimità dei comuni di residenza. “Ma, in futuro, vorremmo attivare anche uno sportello di accoglienza all’interno dell’emporio in cui saranno gli stessi volontari, opportunamente formati, ad accogliere le famiglie”, precisa Artusi. I beneficiari sono persone in condizioni di disagio economico e sociale: per la prima graduatoria sono stati considerati solo i criteri ordinari ovvero il valore
Isee inferiore o uguale a 7.500 euro, mentre per la seconda (che uscirà a dicembre) saranno considerati anche quelli straordinari ovvero quelli della morosità incolpevole (riduzione del reddito per motivi di salute, perdita del lavoro, ecc.). I prodotti che si trovano all’emporio sono stati donati dai cittadini durante le raccolte alimentari e con acquisti in occasione dell’apertura. Le prossime iniziative sono in programma da settembre. L’invito però è anche a donare prodotti alimentari (in particolare, olio, tonno,
riso) e per l’igiene della persona e della casa portandoli direttamente all’emporio (via Caselline 307). Eko è aperto il martedì dalle 9 alle 13 e il venerdì dalle 14 alle 19 oltre a due sabati al mese (tranne che nel mese di agosto).
Eko è il quarto emporio solidale della provincia di Modena che va ad aggiungersi a Portobello (Modena), Il pane e le rose (Soliera) e il Melograno (Sassuolo). “Eko si distingue dagli altri perché il capofila del progetto è un ente pubblico ovvero l’Unione Terre dei Castelli – precisa Artusi – La convenzione con il Centro servizi volontariato è di due anni, il primo di accompagnamento all’apertura, il secondo per l’attivazione di servizi
collaterali alla spesa. L’obiettivo è rendere l’emporio autonomo, poi troveremo la forma giuridica adeguata”. La Rete provinciale, “una rete non formale ma pratica”, ha l’obiettivo di far incontrare i referenti degli empori del territorio per condividere problemi, soluzioni, organizzare iniziative di raccolta fondi e alimentari. “Facciamo anche parte della Rete regionale degli empori che promuove progetti comuni, azioni per agevolare le strutture in termini di approvvigionamento e visibilità – conclude Artusi – Il 27 ottobre ci ritroveremo tutti nel Festival regionale degli empori solidali”. (lp)