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L’ Emporio solidale inizia la sua ‘missione’

IL RESTO DEL CARLINO ED. MODENA – 17 giugno 2018

Vignola, aperto il minimarket per le famiglie disagiate dell’ Unione. Coinvolti già 40 volontari

-VIGNOLA- APRE finalmente il minimarket solidale di Vignola, sostenuto dall’ Unione Terre di Castelli ed un vasto tessuto di imprese, associazioni private e pubbliche, cittadini e volontari. Più di un centinaio i presenti all’ inaugurazione, ad evidenziare la vicinanza spirituale e fisica della comunità a persone che spesso ne rimangono escluse.

‘Eko’, il cui marchio è stato creato da una startup del Tecnopolo di Modena, è un emporio solidale presso il quale le famiglie disagiate residenti nell’ Unione possono acquistare beni di prima necessità, a prezzi molto contenuti,
per mezzo di una tessera con un credito limitato e di durata pari a sei mesi. «Sono circa sessanta i nuclei familiari che rientrano nella prima graduatoria (uscita per il mese di giugno, la prossima a dicembre) e che avranno diritto alla tessera punti per fare spesa nell’ emporio, 190 persone in totale».

Il criterio finora adottato è costituito dal semplice Isee, per valori minori o uguale a 7.500 euro. A partire dalla seconda graduatoria, i parametri
si estenderanno a considerare anche l’eventuale perdita di lavoro per licenziamento, mancato rinnovo di contratti a termine, cassa integrazione, e altre.

Finanziato con donazioni da parte di Bper, Rock No War, Coop, Nordiconad, Lions Club e Rotary Club per l’ acquisto e l’ installazione di casse, referenze, software gestionale e attrezzature per l’esposizione (scaffalature, frigoriferi), l’ emporio fa già affidamento sul lavoro di circa 40 volontari. In futuro, gli stessi beneficiari del servizio offerto dal minimarket, coerentemente con il ‘patto di corresponsabilità’ su cui si fonda l’iniziativa, saranno chiamati a prestare i loro servizi presso le numerose associazioni del territorio. «Al centro del progetto sta la dignità della persona», sottolinea Emilia Muratori, presidente dell’ Unione: «Non solo è importante essere vicini a chi è in difficoltà, ma anche dare a questi un’
occasione per far parte attivamente della comunità».

Al momento dell’ ingresso, i cittadini legittimati saranno tenuti a svolgere attività di volontariato o formazione, anche attraverso iniziative votate alla
sensibilizzazione su tematiche di stringente rilevanza quali lo spreco alimentare, il riutilizzo intelligente di oggetti di utilizzo quotidiano, uno stile di vita sostenibile sia dal punto di vista salutistico che economico.

«E’ questo il quarto emporio solidale di Modena (sono più di venti in tutta la Regione)», afferma Monica Orsini, del Centro Servizi per il Volontariato» provinciale, «a riprova del fatto che la realtà modenese sia viva e vicina ai bisogni sociali dei cittadini». «Un progetto della comunità per la comunità», ribadisce la presidente dell’ Unione Muratori, che simbolicamente si sostanzia nella grande affluenza nel giorno del taglio del nastro. Una vasta eco che, si spera, non circoli sottovoce.
Federico Grossi © RIPRODUZIONE RISERVATA.