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EKO-INTERVISTE #12 Bona, volontaria in Ekonvoi odv

Ecco qui un nuovo racconto dall’emporio con l’EKO-INTERVISTA di Bona, volontaria in Ekonvoi odv

 

EKO-INTERVISTA #12

Bona A., volontaria di Ekonvoi odv dal 2023

 

Da quanto tempo fai il volontario di Ekonvoi? Come sei arrivata/o a conoscerlo?

Sono volontaria di Ekonvoi, dal 2023. Me ne aveva parlato mio marito ed una volontaria, ho pensato che poteva essere una buona esperienza per me, che ero in pensione da un paio d’anni. Dopo aver visitato di persona l’emporio, ho deciso di diventare volontaria.

 

Quale è il tuo ruolo all’interno di Ekonvoi? E le motivazioni che ti spingono al volontariato?

Mi occupo del market e della pulizia verdura/frutta all’interno dell’emporio Eko. Faccio parte inoltre del gruppo Formazione, che si occupa di organizzare corsi e momenti di approfondimento per i volontari di Ekovoi.

Io ho sempre lavorato con le persone, in particolare con i bambini e le loro famiglie. L’idea di fare volontariato mi è venuta perché mi permette di rendermi utile, di ascoltare e aiutare le persone, di stare in mezzo agli altri. Ho pensato ad Eko perché mi è parsa una buona risposta a situazioni complesse, che aumentano sempre di più, non trovando spesso risposte diverse.

A volte basta poco per avere attenzione agli altri e al bene, basta non girare la testa dall’altra parte e fare anche poco. Se ognuno di noi facesse anche poco, tante situazioni sarebbero risolte.

 

Come è il rapporto con i beneficiari?

Il rapporto con i beneficiari è buono, si può trovare qualche persona spigolosa ma ciò non mi mette in difficoltà. Si instaurano dei rapporti di conoscenza reciproca che permettono di parlare condividere momenti di difficoltà.

 

E con gli altri volontari? Cosa ti ha dato questa attività di volontariato finora?

A volte è faticoso, momenti con tante cose da fare, ma è un piacere di vedere i beneficiari che vanno a casa soddisfatti, con il sorriso. Mi rendo conto che la realtà dell’emporio è veramente utile. Mi sento una persona che fa parte di un progetto di grande umanità e rilevanza sociale.

Il rapporto coi volontari è buono, a volte ci sono incomprensioni ma poi si risolvono.

 

Puoi raccontarci un episodio o un’iniziativa che ti ha colpito o che ricordi, della tua esperienza all’emporio?

Mi è piaciuto moltissimo l’iniziativa di proiezione del film “Non morirò di fame”, serata cinema con la presenza del produttore e del regista. Mi è piaciuto molto anche il mercatino dell’8 dicembre, quando due beneficiarie sono venute ad aiutarci; è stato un bel momento di lavoro insieme. Anche questo mi ha fatto riflettere sul fatto che l’emporio ha alcune carte vincenti, siamo diventati un punto di riferimento. A volte i beneficiari passano a salutarci anche quando non sono più in graduatoria. Mi piace molto anche quando incontro un beneficiario fuori dall’emporio: ci riconosciamo e ci salutiamo come amici.

 

Vedi sensibilità da parte della comunità vignolese/modenese sui temi cari all’emporio? E da parte delle aziende, delle istituzioni…?

Vedo sensibilità da parte delle aziende che ci fanno le donazioni. L’esperienza dell’emporio a Vignola e dintorni non è ancora molto conosciuta. E’ molto bello che l’UTC abbia dato i natali all’emporio, dimostrando sensibilità per situazioni difficili; spero che ci sia sempre questo appoggio da parte delle istituzioni alla nostra realtà.

 

Come vedi lo sviluppo dell’associazione Ekonvoi in futuro? Hai delle idee da suggerire?

Vedo in modo positivo l’idea di ampliare il negozio tenendo anche abiti e roba usata. Anche altre attività come il punto d’ascolto, il trovalavoro e doposcuola per i bambini sono servizi che potremmo pensare di dare in futuro.