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EKO-INTERVISTE #11 Donatella, volontaria in Ekonvoi odv

Riprendiamo l’appuntamento con le EKO-INTERVISTE con la testimonianza di Donatella, volontaria in Ekonvoi odv

EKO-INTERVISTA #11

Donatella M., volontaria di Ekonvoi odv dal 2024

Da quanto tempo fai il volontario di Ekonvoi? Come sei arrivata/o a conoscerlo?

Faccio la volontaria da gennaio di quest’anno. Ho conosciuto Ekonvoi tramite una mia amica che è già volontaria: stavo cercando una realtà laica di volontariato, lei mi ha presentato il progetto e mi hanno convinto le finalità dell’emporio.

Quale è il tuo ruolo all’interno di Ekonvoi?

Sono la market e gestisco frutta e verdura oltre agli altri reparti. Sto imparando anche a fare cassa.

Quali sono le motivazioni che ti spingono al volontariato?

Ho sempre avuto un lavoro a contatto col pubblico e amo stare in mezzo alle persone: questa realtà, assieme ai fini che si propone, mi ha convinto al volontariato.

Come è il rapporto con i beneficiari? E con gli altri volontari? Cosa ti ha dato questa attività di volontariato finora?

Me la cavo abbastanza bene nel rapporto coi beneficiari, mi sono sempre adattata a diverse situazioni quindi non ho grossi problemi nei rapporti con gli altri.

Nell’associazione mi trovo bene un po’ con tutti; ho sviluppato la consapevolezza di fare qualcosa di importante, il volontariato mi arricchisce sempre.

Puoi raccontarci un episodio o un’iniziativa che ti ha colpito o che ricordi, della tua esperienza all’emporio?

Mi ha colpito vedere persone che già conoscevo, anche giovani, che ora hanno problemi di salute e si servono del sostegno dell’emporio. Mi colpisce vedere le donne giovani, magari sole, che hanno voglia di parlare dei propri problemi. In particolare, mi ha colpito una giovane donna che quando viene col marito è molto silenziosa, mentre quando viene da sola ha molta voglia di aprirsi e di chiacchierare.

Vedi sensibilità da parte della comunità vignolese/modenese sui temi cari all’emporio? E da parte delle aziende, delle istituzioni…?

Cerco di diffondere le attività dell’emporio tra i miei conoscenti, però noto un po’ di diffidenza, in particolare rispetto agli stranieri. Secondo me ci vorrebbe più accettazione nei confronti di tutti quelli che incontriamo, italiani e stranieri, perché non si sa mai nella vita cosa può capitare e quali sono le difficoltà da affrontare. Questo deriva anche dalla mia educazione: i miei erano persone molto accoglienti e mi hanno trasmesso questa attitudine all’accettazione senza giudizio.

Come vedi lo sviluppo dell’associazione Ekonvoi in futuro? Hai delle idee da suggerire?

Spero che anche in futuro, indipendentemente anche dall’orientamento politico, le amministrazioni sostengano questo progetto così importante. Spero che i giovani siano attenti a quello che sta succedendo intorno a noi, a questo atteggiamento di meno attenzione verso a chi ha bisogno, e che siano i grado di arrabbiarsi quando è il momento e di proteggere i diritti acquisiti che mi sembrano in questo periodo un po’ a rischio.