RACCONTIAMOCI:

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EKO-INTERVISTE #1 Alessandra

Oggi Eko inaugura una nuova rubrica: le EKO-INTERVISTE!

Un appuntamento in compagnia dei nostri meravigliosi volontari che si raccontano a tutti gli Eko-amici…

Stay tuned!

 

EKO-INTERVISTA #1

Alessandra, volontaria di Ekonvoi odv

 

Da quanto tempo fai il volontario all’emporio Eko? Come sei arrivata conoscerlo?

Sono volontaria dall’apertura dell’emporio, quindi da giugno 2018. Ho saputo della sua esistenza tramite le informazioni sui canali internet.

Quale è il tuo ruolo all’interno dell’emporio? Quali sono le motivazioni che ti spingono al volontariato?

Il mio ruolo è principalmente quello dell’accoglienza dei beneficiari e della cassa, anche se a volte lavoro per il magazzino e il ritiro della “spesa sospesa” donata presso il punto vendita “NaturaSì” di Vignola.

Le motivazioni della mia attività di volontariato sono legate al mio desiderio fare qualcosa per aiutare le persone che sono in difficoltà, condividere qualcosa della buona sorte che mi ha regalato abbondanza e pienezza su tanti fronti. Penso che sia giusto dare solidarietà a chi non ha avuto le stesse opportunità.

Come è il rapporto con i beneficiari? E con gli altri volontari? Cosa ti ha dato questa attività di volontariato finora?

È bello vedere che in particolare il nostro emporio riesce a dare dignità alle persone, per cui ritengo che il rapporto con i beneficiari sia spesso impostato ad un’accoglienza sincera e benevola.

Con i volontari c’è un rapporto di collaborazione, a volte anche di amicizia, poi di confronto sulle tante tematiche che nascono quotidianamente, sempre comunque basate sul rispetto reciproco.

Questo volontariato mi ha dato finora la gioia di vedere intere famiglie che portano nelle loro case grandi borse di spesa e quindi sapere che,  per quel periodo di tempo almeno, tutti i  componenti di queste famiglie hanno la tavola apparecchiata.

Puoi raccontarci un episodio o un’iniziativa che ti ha colpito o che ricordi, della tua esperienza all’emporio?

Non un episodio in particolare, ma ricordo bene ogni occhio luccicante che va via dopo aver fatto la spesa con la gioia di portare a casa tanti beni, soprattutto nei periodi come il Natale, quando riusciamo anche a dare un po’ di regali per i bambini e per la famiglia.

Vedi sensibilità da parte della comunità modenese sui temi cari all’emporio? E da parte delle aziende, delle istituzioni…?

SI direi di sì, ovviamente non ancora nei numeri potenziali che potrebbero far crescere tanto l’emporio, però ci sono aziende e privati cittadini che offrono con generosità. Per quanto riguarda le istituzioni ci si scontra sempre con la burocrazia che rallenta ogni decisione, a volte anche banale, per far crescere l’emporio.

Come vedi lo sviluppo dell’emporio in futuro?

Uno sviluppo vero si potrà avere solo con una crescita dei volontari attivi, che si impegnano concretamente allo sviluppo di questo progetto, con la crescita delle iniziative per raccogliere fondi, con l’impegno di ciascuno per aumentare il numero delle persone che donano mensilmente denaro o beni, con una partecipazione sempre più ampia di aziende donanti. Allora sarà possibile vedere questo emporio crescere anche in una diversificazione dei servizi offerti ed accogliere sempre più famiglie.
Tutto questo dovrebbe essere poi appoggiato con forza e con partecipazione dall’ambito pubblico dell’Unione Terre di Castelli.